La mia installazione si ripropone come una sorta di vetrata artistica. Il portone d’entrata diventa così un grande filtro di luce dagli svariati colori sgargianti, facendosi rappresentante di personaggi bizzarri di assoluta fantasia nati dall’incontro casuale tra persone, conoscenti e non, unite dall’idea di partecipare alla mia opera. L’idea di fondo nasce infatti nell’ottica della costruzione comune in cui ognuno, a turno, crea una parte di quello che sarà il prodotto finale: un personaggio, i “cadaveri squisiti”, gioco surrealista che consiste nel creare un’immagine, composta da diversi pezzi realizzati da differenti mani e menti, dove però il partecipante è ignaro del contributo del compagno precedente al proprio turno di disegno. Le opere finali riflettono la connessione avvenuta tra i partecipanti a questa attività: una sorta di legame invisibile, percepibile osservando la continuità tra le varie parti del corpo del “cadavere”, quasi a creare un continuum tra spazio interno, personale di ciascuno, e spazio esterno, inteso come prodotto finale visibile a tutti. Ringrazio coloro che hanno partecipato a quest’opera, rendendone possibile la creazione.
Installazione
2017
Disegni, cadaveri squisiti.
Variabili