La leggerezza impalpabile, fragrante di colore,
morbida e frale della farfalla poggiata nell’orbita
oculare vuota di un teschio animale, si fa
ornamento dell’’osceno’, letteralmente di ciò che
siamo soliti espungere dalla scena: la morte. La
vanitas è sottilmente duplice: non solo un pezzo
di scheletro ricorda l’inesorabilità della morte, ma
anche la leggiadria di un esemplare di insetto che
per antonomasia è ricordato per la sua brevità di
vita.
Scultura
2016
Marmo nero di Orezzo, farfalla Aporia Crataegi
13 x 16 x 28,5 cm